INTERVISTA ALLA BAND GREYER
Come hai scoperto la tua passione per la musica? C'è stato un momento specifico che ti ha spinto a intraprendere questa carriera?
All’età di 6 anni inizio a studiare il pianoforte e inizio ad appassionarsi della musica Rock ascoltando le radici del genere, facendone uno stile di vita.
Qual è stata la tua ispirazione principale nel creare la tua musica?
Correva l’anno 1991 ed è partito tutto dal movimento Grunge, i miei brani tuttora sono ispirati alle sensazioni ed alle emozioni del nostro io.
Quali sono i temi o le esperienze che solitamente affronti nelle tue canzoni?
Temi dalle tinte oscure e moderne, che indagano disagi personali e nel contempo valori di amore puro e soave.
Qual è il processo di scrittura della tua musica? Da dove trai ispirazione per i testi e le melodie?
Scrivo testi da quando avevo 16 anni, ho tanto materiale ancora nel cassetto, in genere nasce prima il testo, di getto e in italiano, in base al tema ho già una melodia in testa, poi viene creata la musica con la chitarra, l’ispirazione nasce dal mio stato d’animo.
Hai avuto modelli o artisti che ti hanno influenzato nella tua carriera musicale?
Si, i Nirvana, successivamente i Black Sabbath e Metallica per citarne alcuni. Un cantautore italiano che mi piace e che ho sempre seguito è Fabrizio Moro.
Qual è stata la tua performance più memorabile o emozionante finora?
Finora è stato il Tour live del Sanrremo Rock a Reggio Calabria. Quello successivo sarà quello del 6 settembre all’Ariston di Sanremo, con i GREYER, ovviamente il più emozionante.
Come descriveresti il tuo stile musicale? C'è un genere specifico in cui ti identifichi o sei aperto a sperimentare diversi generi?
I GREYER, band dal genere Modern/Alternative Rock. Del genere musicale ne faccio uno stile, considerando il rock l’essenza vitale.
Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso la tua musica?
“Non sono sicuro di cosa ci sia dopo la morte, ma vorrei l’immortalità solo per vivere eternamente accanto a te” Un verso di una mia canzone che vale come messaggio per tutti da dedicare a qualsiasi forma in essere.
Come gestisci il bilanciamento tra la tua vita personale e la carriera musicale?
In tutta tranquillità, un grazie alla mia famiglia che mi supporta sempre in questo percorso.
Qual è il tuo sogno nel mondo della musica? Ci sono obiettivi che desideri raggiungere?
Ho diversi sogni: duettare con Fabrizio Moro a Sanremo Big, rivedere uno dei pochi sorrisi di Kurt Cobain (ma non è più possibile), fare due chiacchere con Ozzy Osbourne davanti a una pinta. Il mio obiettivo è di esprimere su più palchi possibile quello che la musica è capace di creare, nel messaggio di coesione e condivisione e di influenzare il rapporto con noi stessi.